Rinuncia all’eredità in Grecia

Eredità in Grecia: cos’è e come funziona

L’eredità in Grecia può essere trasferita mediante testamento oppure, in mancanza di questo, secondo le norme della successione legittima, che stabiliscono un ordine preciso di parentela tra i beneficiari.

Ai sensi della legge greca, gli eredi subentrano non solo nei beni ma anche nei debiti del defunto.

Per evitare un possibile aggravio finanziario, un erede può scegliere di accettare l’eredità con beneficio d’inventario (κατά απογραφή), che limita la sua responsabilità al valore netto dei beni ereditati. In alternativa, può rinunciare completamente all’eredità.

Come funziona la rinuncia all’eredità in Grecia

La rinuncia all’eredità è una procedura giuridica formale disciplinata dal Codice Civile greco. Essa consente a un erede designato di rifiutare ufficialmente il diritto di successione, che può comprendere beni immobili, beni mobili e passività finanziarie come mutui, imposte non pagate o altri debiti lasciati dal defunto.

Questa possibilità è particolarmente rilevante in Grecia, dove il principio di successione universale comporta che, salvo diversa disposizione, l’erede subentri nell’intero patrimonio del defunto, comprendendo quindi diritti e obbligazioni.

Ciò significa che, se il defunto aveva debiti significativi, l’erede che accetta l’eredità diventa personalmente responsabile di tali obbligazioni.

Per evitare tale rischio, la legge greca prevede due alternative principali:

• Accettazione con beneficio d’inventario (κατά απογραφή): limita la responsabilità dell’erede al valore netto dell’asse ereditario, previa redazione di un inventario supervisionato dal tribunale.
• Rinuncia all’eredità (αποποίηση κληρονομιάς): estingue completamente qualsiasi legame giuridico con l’eredità.

La rinuncia è consigliabile soprattutto quando le passività del patrimonio sono sconosciute, controverse o chiaramente superiori ai beni. In questo modo, l’erede protegge sé stesso e la propria famiglia da eventuali conseguenze economiche che potrebbero gravare anche sulle generazioni future.

Ogni erede legittimo ha il diritto di rinunciare. Tuttavia, se l’erede è minorenne, incapace o sotto tutela giudiziaria, la rinuncia deve essere autorizzata da un tribunale greco, per garantire che sia nell’interesse del beneficiario.

La legge greca stabilisce termini rigorosi per esercitare la rinuncia:

• Quattro mesi dal momento in cui l’erede viene a conoscenza della morte e del proprio diritto ereditario, se risiede in Grecia;
• Dodici mesi se l’erede o il defunto risiedeva all’estero al momento del decesso.

Il mancato esercizio della rinuncia entro questi termini equivale ad accettazione tacita dell’eredità, anche se l’erede non ha espresso esplicitamente la volontà di accettare. L’accettazione tacita può inoltre verificarsi quando l’erede agisce come proprietario, ad esempio pagando imposte, amministrando beni o vendendo parti del patrimonio.

La procedura di rinuncia

Non può essere effettuata con una semplice lettera, una dichiarazione verbale o con l’inazione. La procedura deve svolgersi davanti al Tribunale di Pace (Ειρηνοδικείο) competente per l’ultima residenza del defunto in Grecia.

Le fasi principali sono le seguenti:

1. L’erede (o il suo rappresentante legale) deve presentarsi al tribunale e depositare una dichiarazione di rinuncia (δήλωση αποποίησης κληρονομιάς).
2. Se l’erede si trova all’estero, può rinunciare presso un consolato greco oppure nominare un avvocato in Grecia mediante procura notarile.
3. Una volta registrata dal tribunale, la rinuncia diventa definitiva e giuridicamente vincolante.

Chi risiede all’estero può quindi rinunciare tramite il consolato o tramite un avvocato munito di regolare procura.

Effetti e conseguenze giuridiche

Una volta registrata, la rinuncia produce l’effetto di cancellare retroattivamente la qualità di erede: il rinunciante è considerato come se non avesse mai avuto diritto all’eredità.

L’eredità passa quindi al successivo erede legittimo secondo le norme di successione previste dalla legge greca. Se più eredi rinunciano uno dopo l’altro, il patrimonio continua a essere trasferito lungo l’ordine successorio stabilito.

È importante sottolineare che la rinuncia è irrevocabile una volta divenuta definitiva, salvo che l’erede dimostri di averla resa in seguito a frode, coercizione o errore grave. In tali casi, la questione può essere impugnata in tribunale.

Se tutti gli eredi legittimi rinunciano e non esistono ulteriori successori, il patrimonio passa infine allo Stato greco, che ne assume sia i beni sia le eventuali passività.

Domande frequenti sulla rinuncia all’eredità